Diario di viaggio Language AID

La partenza

Manca ormai pochissimo all’inizio del nostro viaggio.
Il volo partirà alle 11:00 e ci porterà in Turchia, nella città della prima tappa: Izmir.
Oggi la sfrutteremo per sistemarci e ritrovarci per pianificare al meglio la giornata di lavoro con la prima organizzazione ospitante: TIAFI.

TIAFI è stata fondata nel 2017 da Anne O’Rorke in risposta alle difficoltà incontrate dal gran numero di rifugiati in fuga dalla Siria devastata dalla guerra, che necessitavano di supporto fisico e sociale in un ambiente sicuro e accogliente.

Ecco qualche dato interessante:
Servizi quotidiani

  • Distribuzione di cibo – in media 2.098 pasti distribuiti a settimana attraverso la nostra distribuzione giornaliera di cibo;
  • Programmi di assistenza all’infanzia – 52 partecipanti settimanali
  • Esercizio e flessibilità (programma per bambini disabili) – 72 pazienti settimanali
  • Sportello informazioni – in media 197 richieste a settimana

Per un totale di 2.419 beneficiari a settimana.

Corsi di formazione

  • Corsi di lingua turca per donne – 55 partecipanti
  • Aiuto compiti – 52 partecipanti
  • Laboratorio di sartoria – 14 partecipanti
  • Acconciatura e bellezza – 24 partecipanti
  • Manutenzione e riparazione di telefoni cellulari – 13 partecipanti

Per un totale di 158 partecipanti settimanali ai programmi di formazione TIAFI.

Che dire…noi siamo pronti e non vediamo l’ora!
Izmir arriviamo 🛫

DAY ONE

Questa mattina saremo ufficialmente operativi presso l’organizzazione TIAFI nel cuore di İzmir.
Il programma di oggi prevede un primo incontro conoscitivo e una discussione sui risultati dei loro test con la piattaforma LanguageAid:

“ – come vi siete trovati? Quali sono gli aspetti negativi e positivi rispetto al suo utilizzo?

  • avete visto la funzione di archivio? Come la giudicate?
  • complessivamente la ritenete utile per le vostre attività?
  • ritenete che la funzione text-to-text/text-to-voice possa essere utilizzata in modo sistematico/parziale per lo svolgimento delle vostre attività?
  • è importante un’attività di formazione e sensibilizzazione sul suo utilizzo?
  • in quali occasioni utilizzarla e in quali non utilizzarla?
  • quali cambiamenti apportereste? ”

Su questi punti sarà fondamentale il feedback dei mediatori. La loro presenza rimane fondamentale ma è determinante capire qual è il bisogno di comunicazione, che canale deve assumere, quando è presente e dove deve manifestarsi la sua soluzione. Nessuna delle funzioni di LanguageAid è risolutiva da sola, ma si tratta di applicare le sue funzioni all’insieme delle esigenze per capire in quale misura le esigenze di comunicazione possono essere soddisfatte.

Infine, la seconda parte della giornata sarà dedicata ai test della funzione voice-to-voice e verranno coinvolti mediatori, operatori e migranti…e chiunque vorrà partecipare.

Oggi abbiamo trascorso la nostra prima giornata da Tiafi, che ha sede in un quartiere popolare di Smirne. Il centro apre le sue porte ai migranti e alla popolazione turca in stato di necessità. La crisi picchia duro e con un’inflazione all’82%, i ceti popolari turchi vedono quasi azzerate le proprie condizioni di vita. E così, in un paese in cui si soffia sul nazionalismo ma anche sul razzismo anti-immigrati, il centro Tiafi riesce a comporre un miracolo che si ripete ogni giorno. Il centro ospita i rifugiati, attualmente in buona parte fuggiti dalla Siria, e sostiene la popolazione turca, in particolar modo gli anziani, che trascinano la propria esistenza spesso ridotta allo stremo.
Laboratori per adulti e ragazzi, corsi di informatica, di elettrotecnica, di sartoria, sala per i ragazzi, fisioterapia, supporto medico, legale e burocratico: il miracolo che ogni giorno si ripete si manifesta in una convivenza spettacolare, che per noi pallidi occidentali rappresenta un benefico schiaffo in faccia.

Oggi abbiamo svolto i test voice-to-voice con 7 donne e 2 uomini (scarsissimi nel centro): italiano-arabo, inglese-arabo, turco-inglese e italiano-turco sono le combinazioni che abbiamo testato. Le condizioni sono state esattamente quelle che un laboratorio linguistico prevede: vociare, schiamazzi, bambini seduti sulle gambe (anche le nostre…). E abbiamo raccolto molte criticità…felici, con queste criticità, di aver toccato il terreno reale che queste persone vivono tutti i giorni.

DAY TWO

Oggi la nostra giornata è iniziata presto!

Non manca molto alla chiusura del percorso svolto insieme a TIAFI qui a İzmir, quindi stiamo cercando di dare il massimo nel poco tempo rimasto a disposizione. Oggi parleremo insieme a loro del questionario che hanno compilato sui “Communication needs”. Abbiamo adattato il modulo al “caso” tenendo conto della realtà dell’associazione, delle caratteristiche degli interlocutori (in prevalenza donne), della tipologia di approccio e di intervento e, soprattutto, delle problematiche contestuali.
Questi sono gli step che abbiamo seguito e che vorremo seguire di volta in volta:
-spiegazione del questionario e analisi delle risposte;
-cosa significa analizzare il bisogno di comunicazione e quale risultato è importante ottenere;
-intervista agli interlocutori delle associazioni sulle problematiche comunicative, linguistiche (i “bisogni”!);
-intervista agli interlocutori delle associazioni sull’attuale modo in cui il problema della comunicazione viene affrontato;
-ritorno al questionario in base alle risposte ottenute e verifica del potenziale di miglioramento (e come apportarlo).

Siamo certi che anche oggi sarà una giornata intensa e ricca di lavoro, ma soprattutto di ascolto e di scambio. Immergerci in questa realtà ci fa capire quanto sia fondamentale garantire una comunicazione bidirezionale. La traduzione, allontanata dall’Occidente, dalle morse del mercato professionale, contaminata da ciò che accade attorno e dalle dinamiche sociali in atto, torna a essere fluida, “viva” e libera da pregiudizi e preconcetti.

Continuiamo a individuare le criticità e i punti di forza della piattaforma, certi che questo viaggio ci permetterà di crescere e migliorare.

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