Gruppo Melitea. Le migrazioni femminili in Italia. Una ricerca Idos e ISP San Pio V

Il Centro Studi e ricerche IDOS, in collaborazione con l’Istituto di studi politici San Pio V ha presentato la sua ultima ed innovativa ricerca: ” Le migrazioni femminili in Italia”, Percorsi di affermazione oltre le vulnerabilità

Un volume denso di contributi di altissimo livello e, come tradizione di IDOS, corroborato da tabelle e dati che aiutano a comprendere dimensione e realtà di un quadro quasi del tutto trascurato o sconosciuto.

Luca Di Sciullo

Luca Di Sciullo, Presidente di IDOS e Paolo de Nardis, Presidente di ISP San Pio V, hanno introdotto la presentazione del libro, sottolineando come il fenomeno immigratorio in Italia viene declinato quasi esclusivamente al maschile, mentre la realtà ci dice che la maggioranza degli stranieri residenti in Italia sono donne.

Circa il 51%, di cui un terzo proveniente da Paesi Europei, un quarto da Africa, qualche punto percentuale in più dall’Asia e circa un sesto dalle Americhe.

Quali sono le attività prevalenti che le donne immigrate svolgono? Sono quelle di cura della persona e della casa, badanti e colf, in agricoltura, braccianti prevalentemente stagionali.

La sala

Alle 961.000 persone censite dall’INPS per le attività di cura, mentre si calcola che oltre 1.100.000 siano quelle irregolari. Di queste l’85% sono donne. Il welfare familiare è stato appaltato alle migranti, che non trovano altra possibilità di occupazione.

Un fenomeno importante è dato dalla crescita delle imprese gestite da extracomunitarie. Nel 2021 ammontavano a. 156.002,. Con una crescita del 28,5% dal 2014 al 2021.

Commercio, alloggio e ristorazione, servizi alla persona e manifatturiero i comparti maggiori.

La ricerca è stata presentata, con dovizia di dati ed analisi dai curatori intervenuti. Maria Paola Nanni, Ginevra Demaio e Benedetto Coccia. Sono intervenute alcune delle autrici, Letizia Palumbo, Maria Adelaide Massimi e Pilar Saravia, che hanno delineato alcuni aspetti di grande interesse dei loro contributi, sui temi dello sfruttamento e riproduzione sociale, sulla esternalizzazione delle frontiere e diritti dei migranti, sulla esperienza di una immigrata arrivata in Italia nel lontano 1984, in un Paese che non aveva nessuna legge per i residenti esteri e soprattutto nessun diritto.

Letizia Palumbo, Maria Adelaide Massimi e Pilar Saravia

La presentazione si è conclusa con l’intervento emozionato ed emozionante di Stefania Congia responsabile della Divisione Politiche di integrazione sociale e lavorativa dei migranti.

All’indomani della tragedia di Cutro, commentando le parole del Ministro dell’Interno ha letto una parte della poesia Casa di Warsan Shire

“Nessuno lascia la propria casa a meno che
casa sua non siano le mandibole di uno squalo
verso il confine ci corri solo
quando vedi tutta la città correre
i tuoi vicini che corrono più veloci di te
il fiato insanguinato nelle loro gole
il tuo ex-compagno di classe
che ti ha baciato fino a farti girare la testa dietro alla fabbrica di lattine
ora tiene nella mano una pistola più grande del suo corpo
lasci casa tua
quando è proprio lei a non permetterti più di starci…. “

Ogni capitolo di questo libro merita non solo una approfondita lettura, ma ulteriori approfondimenti, discussioni e diffusioni.

I curatori si sono dichiarati disponibili a partecipare ad iniziative che, studiosi, associazioni, volessero intraprendere per approfondire una tematica di grandissimo interesse socio-culturale. Un libro pensato non solo per gli addetti ai lavori, ma come base di più ampie riflessioni ed iniziative. Disponibilità colta immediatamente dalla Dirigente del Ministero del Lavoro che ha lanciato la proposta di aprire al più presto un tavolo di lavoro.

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